DVR

Il Documento di valutazione dei rischi (DVR) è un documento obbligatorio per tutte le aziende, e contiene la valutazione di tutti i rischi presenti nell'azienda e le misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul lavoro.Il DVR deve essere redatto entro 90 giorni dall'avvio dell'attività oppure nell'immediato, quando un lavoratore è assunto in forza a un'impresa già avviata.
Il  (DVR) è obbligatorio per ogni azienda che abbia almeno un lavoratore, collaboratore o soci lavoratori indipendentemente dal tipo di contratto; la normativa di riferimento è il D. Lgs. 81/08 (Testo Unico della salute e sicurezza sul Lavoro).
In caso di omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) il Datore di lavoro rischia l'arresto da 3 a 6 mesi oppure un'ammenda da 2.500 € a 6.400 €.
Il DVR serve a valutare le probabilità di accadimento di un evento dannoso per i lavoratori, calcolare l’entità del danno che ne può derivare e suggerire concrete misure di prevenzione e protezione.
Prima di passare alla stesura del documento (in forma cartacea o digitale) è necessario raccogliere alcune informazioni circa l’attività oggetto di valutazione: numero di addetti, mansioni svolte, fasi del processo lavorativo, ecc.
La valutazione dei rischi, inoltre, deve contenere:
-anagrafica aziendale: tutti i dati dell’azienda;
-organigramma del servizio di prevenzione e protezione: anagrafica delle figure professionali coinvolte nella redazione del DVR (RSPP, Medico competente, RLS, dirigenti, preposti);
-descrizione del ciclo lavorativo: elenco di impianti, macchinari, attrezzature, sostanze chimiche impiegate, ecc.;
-identificazione delle mansioni;
-relazione sulla valutazione di tutti i rischi, che individua i pericoli presenti in ogni fase lavorativa e per ogni mansione individuata, i dipendenti esposti ai rischi specifici (rumore, vibrazioni, ROA, CEM, MMC, ecc. ), stima dell’esposizione e della gravità del danno;
programma delle misure di prevenzione e protezione, con le eventuali procedure da adottare per migliorare i livelli di sicurezza, i tempi di realizzazione e l’indicazione dei dispositivi di protezione individuali da utilizzare;
-programma degli interventi migliorativi necessari per aumentare i livelli di sicurezza.

HACCP

Si tratta di un protocollo, ovvero un insieme di procedure volte a tutelare e il consumatore garantendo la salubrità degli alimenti, focalizzando l’attenzione in particolar modo sulla prevenzione dei rischi piuttosto che sull’analisi del prodotto finito, e concentrandosi sui punti critici di controllo.Per punti critici di controllo,si intende ogni fase o procedura del ciclo produttivo dell’alimento che può essere monitorato e controllato periodicamente allo scopo di eliminare o quanto meno ridurre i rischi relativi alla salubrità e alla sicurezza di un prodotto alimentare.
La mancata o non corretta applicazione dei sistemi e/o delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da €1.000 a €6.000”.

Il Manuale e le Schede HACCP

Il piano di Autocontrollo HACCP è composto da alcuni documenti che fungono da garanzia per la qualità dei prodotti destinati ai consumatori e alla salvaguardia della loro salute.
All’interno di questo documento, composto da varie schede, devono essere presenti tutte le informazioni relative al piano igienico sanitario adottato dall’azienda. Tra le varie informazioni che devono essere contenute vi sono i dati dell’azienda, l’informativa sui processi di produzione, dettagli sulle attrezzature adoperate, sugli ambiti di lavoro, l’identificazione dei punti critici di controllo (ccp), e le azioni correttive da effettuare in caso di necessità.

L’obbligo di redigere il manuale di autocontrollo spetta al titolare dell’impresa o ad un suo rappresentante legale. È possibile comunque rivolgersi ad una figura qualificata esterna per la redazione del manuale.

I punti fondamentali del sistema di HACCP:

- Individuazione dei pericoli e analisi dei rischi;
- Individuazione dei CCP (punti di controllo critici);
- Definizione dei limiti critici;
- Definizione delle procedure di monitoraggio;
- Definizione e pianificazione delle azioni correttive;
- Definizione delle procedure di verifica;
- Definizione delle procedure di registrazione.